Zanzibar è una meta sicura? Per me la risposta è si, tanto che da averci organizzato più di un viaggio in fai da te.
Questo però non significa che possiamo permetterci dei comportamenti poco attenti, come mai faremmo a Milano la sera in stazione. Anche a Zanzibar, come in ogni altro Paese dove la povertà è un problema per molti, è quindi il caso di fare sempre e comunque attenzione ed evitare certi comportamenti. Provo a spiegarmi.
Cercando in internet di aggressioni a Zanzibar troverai sicuramente qualche brutta (bruttissima) notizia, ma questo capita in ogni parte del Mondo e fortunatamente a Zanzibar sono casi isolati ma che, inevitabilmente, avvengono soprattutto al fine di furto.
Consigli su dove dormire a Zanzibar
Quelli che mi sento di darti quindi sono i soliti consigli validi non solo per un viaggio a Zanzibar, ma per qualsiasi altra destinazione:
- non indossare gioielli e orologi costosi e vistosi
- non ti addentrare, soprattutto la sera e in solitaria, in vie poco turistiche o poco illuminate
- la sera evita camminate in spiaggia e in solitaria (di giorno le spiagge sono frequentate da tantissime persone)
- indipendentemente dalla questione “sicurezza a Zanziabr”, non partire mai per un viaggio in fai da te senza un’assicurazione viaggio che risponda in caso di disavventure
Come in ogni luogo è quindi il buonsenso a dover dettare i nostri comportamenti.
Indipendentemente da quello che è il mio pensiero su Zanzibar, non viaggiare mai all’estero in fai da te senza un’assicurazione viaggio. Sottoscrivendo una polizza Columbus per viaggiare a Zanzibar e utilizzando il codice sconto TBG033 riceverai uno SCONTO del 10%
Viaggiare sicuri a Zanzibar
Indipendentemente da quelle che sono le “sensazioni” che da viaggiatrice ho vissuto a Zanzibar, è chiara la volontà da parte del governo tanzaniano di “legalizzare” e “mettere in sicurezza” il più possibile l’isola a tutela dei turisti. Non è un caso che negli ultimi anni il governo abbia dato la possibilità di richiedere il visto per Zanzibar online, questo per ridurre il fenomeno della clonazione delle carte di credito e della corruzione in aeroporto e, per le stesse ragioni, ha regolamentato l’attività di guide turistiche dei beach boys tramite un vero e proprio sistema di licenze ed autorizzazioni.
Insomma un Paese, sicuramente più sicuro di altri, comunque povero, ma in via di sviluppo (almeno turistico) e che si sta operando per esserlo sempre di più e meglio. Anche per questo consiglio a tutti di recarsi a Zanzibar, magari… con i consigli che trovi qui sul mio blog! 🙂