Salutata Omadhoo e il suo meraviglioso reef, mi sono diretta a Dhigurah, altra isola delle Maldive dell’atollo di Ari Sud facilmente raggiungibile in fai de te e nota per la sua lunghissima lingua di sabbia come vedi qui sotto in foto. Non a caso Dhigurah significa “isola lunga“.
Dhigurah è un’isola varia e di “grandi dimensioni ” rispetto ad altre isole delle Maldive che ho avuto il piacere di visitare e, per questa ragione, ha un’offerta piuttosto ampia per il turista che decide di soggiornarvi. Devo dire che certe zone dell’isola mi hanno dato l’impressione di essere ormai eccessivamente sfruttate e cementificate, tanto da non avvertire qui quella sensazione di “autenticità” o di “tipicamente local“, sensazione trasmessa invece da altre isole di pescatori. Va però detto che basta una camminata alla lunga lingua di sabbia di Dhigurah per ribaltare questa situazione e trasmettere emozioni da isola sperduta di Robinson Crusoe. Dhigurah, in estrema sintesi, è questo mix.
Sono solita pubblicare i mie diari di viaggio solo quando sono completi al 100% e comprensivi di tutte le informazione che ho raccolto, ma per Dhigurah ho fatto un’eccezione. Ho infatti preferito pubblicare quanto stai leggendo in una “versione ancora incompleta” per condividere il prima possibile le mie impressioni ed opinioni su Dhigurah. Per questo motivo, nel caso avessi ulteriori dubbi o domande sull’isola, non esitare a scrivermi un commento a fondo pagina al quale risponderò molto volentieri. 🙂
Cosa fare a Dhigurah
Come arrivare a Dhigurah
In barca veloce Dhigurah la si può raggiungere facilmente da Malé al costo di circa 60 Dollari americani a persona, per un viaggio della durata di un’ora e mezza o 2 ore a seconda delle condizioni del mare. Lo dico per chi sarà alle Maldive in fai da te per la prima volta: da Malé ci sono isole più vicine e che possono essere raggiunte, sempre in barca veloce, a costi più contenuti come Mathiveri o Dhiffushi.
Ad ogni modo il trasporto in barca da Malé a Dhigurah lo organizzerà per te la struttura dove alloggerai. Io ho soggiornato all’Akiri Dhigurah: penseranno a tutto loro e così facendo risparmierai sul tragitto. È infatti possibile consultare gli orari delle barche veloci (e prenotare un trasporto) tramite il sito atolltransfer.com, ma tramite questo portale il costo del biglietto sarà maggiore.
Dove alloggiare
L’estensione in lunghezza di Dhigurah è sia un suo tratto caratteristico che un elemento da considerare per la scelta di un alloggio sull’isola e la cartina che trovi qui sotto ci aiuta a comprenderla meglio: l’isola è letteralmente una lingua di sabbia!
Io, te lo dico subito, ho alloggiato all’Akiri Dhigurah ed è una struttura che consiglio: ottime camere e uno staff super disponibile e cordiale, al costo di circa 40 Euro a persona (grazie ad un offerta Booking) a notte con colazione e tassa di soggiorno inclusa; asciugamano da spiaggia ogni giorno, acqua con dispenser e biscottini o snack sempre a disposizione nella hall.
L’Akiri si trova a ridosso del porto dell’isola (indicato dal numero 1 nella mappa di Dhigurah qui sopra) in quella che è una zona abitata più dai locali che non dai turisti e dove le costruzioni sono per lo più basse e al massimo a 2 piani, in un “reticolo di vie” dove è facile perdersi, ma le distanze si coprono in pochi passi ed è quindi altrettanto facile ritrovarsi.
Le strade in queste isole delle Maldive sono per lo più di sabbia o terra battuta: non portare con te scarpe eleganti, un paio di infradito o ciabatte da spiaggia qui è sufficiente. 🙂
Di alloggi ne troverai in tutta la zona Nord dell’isola (basta una veloce ricerca su Booking per capirlo), mentre a Sud, da metà isola in poi, è la vegetazione ad avere il sopravvento, vegetazione che dovrai attraversare per recarti alla lunga lingua di sabbia per cui Dhigurah è famosa (numero 4 sulla cartina) e di cui tra poco parleremo.
Scendendo verso Sud, si incontrano lungo il lato Ovest dell’isola (quello rivolto verso l’interno dell’atollo) una serie di hotel a più piani (dal numero 2 sulla cartina “a scendere” verso il numero 3). Questa è la zona dell’isola che meno mi è piaciuta, eccessivamente urbanizzata e cementificata, quasi un “lungomare della riviera romagnola” – si, eccedo volutamente nel giudizio per chiarire quello che qui troverai e, lo specifico, non ho nulla contro la riviera romagnola. 🙂
Mentre a qualcuno piacerà questo lungomare da località turistica, con “tanti” servizi ed alternative per la sera, chi è in cerca di un Paradiso selvaggio dall’altra parte del mondo probabilmente rimarrà deluso. Io appartengo più a questa seconda “categoria di viaggiatori”, ma la verità – devo ammetterlo – sta nel mezzo: è impensabile che isole come Dhigurah (e più in generale tutte quelle delle Maldive facilmente raggiungibili in barca da Malé) rimangano “selvagge ed autentiche”, soprattutto se qui noi turisti-viaggiatori vogliamo pernottare, cenare, fare escursioni ed essere coccolati.
La speranza è che i maldiviani riescano a trovare un giusto equilibrio, ma nei miei viaggi alle Maldive ho già visto che in certe isole questo delicato equilibrio è ormai abbondantemente compromesso; qui a Dhigurah, in certi tratti dell’isola, complice la lingua di sabbia a Sud e la vegetazione a metà isola, ancora in parte permane, in altri meno.
Ma torniamo ad osservare la cartina. Dal numero 3 in poi sino a Sud, l’isola è disabitata ed è la vegetazione che vedi qui sotto in foto ad avere il sopravvento, vegetazione che conduce alla lingua di sabbia all’estremità a Sud.
Prima di parlare però di questa famosa lingua di sabbia ti segnalo un’altra struttura alla Impiegata Giramondo dove dormire a Dhigurah, ovvero l’ottimo Dhonfalhu Dhigurah sempre nella zona Nord dell’isola. Non ho pernottato al Dhonfalhu Dhigurah, ma ho potuto visionare le stanze e parlare con una coppia di italiani che hanno trascorso qui una piacevole settimana.
Vedi foto Dhonfalhu Dhigurah su Booking
Spiaggia Dhigurah
Come già raccontato, dalla zona dell’Akiri proseguendo verso Sud ci si incammina verso la bikini beach e, proseguendo per circa un’ora a piedi, sino alla famosa lingua di sabbia di Dhigurah. È impossibile sbagliarsi: le strade sono poche nella zona “abitata dell’isola” e da metà isola in poi troverai un unico sentiero tra la vegetazione.
Per chi non lo sapesse le bikini beach sono le spiagge dove noi turisti possiamo indossare costumi da bagno: sono nate perché le Maldive sono una Paese mussulmano, dove anche al sole e in spiaggia non è consentito mostrare il proprio corpo. Leggi Maldive in guest house per approfondire.
Parliamo prima della lunga lingua di sabbia a Sud, motivo per il quale anche io ho scelto Dhigurah: è incantevole, come incantevoli sono quelle escursioni (praticabili in tutte le isole di pescatori delle Maldive) dove si è condotti in isole di sabbia sperdute nell’Oceano. Ecco, a Dhigurah questa sorta di escursione è gratuita e potrai farla ogni giorno.
Il rovescio della medaglia – te lo dico subito – è la distanza da percorrere per raggiungere questa zona dell’isola: almeno 50 – 60 minuti a piedi. Fortunatamente la camminata è per la quasi totalità all’ombra della vegetazione e quindi, nonostante il caldo, non troppo faticosa.
Data la lunghezza di questo tragitto alcuni alloggi come il Dhonfalhu Dhigurah offrono un trasporto gratuito (uno al giorno, un’andata ed un ritorno) sino alla spiaggia. Altre strutture come l’Akiri Dhigurah noleggiano biciclette e persino scooter. Purtroppo, in questi noleggi, si vede tutto il lato turistico di Dhigurah con prezzi “folli” per un viaggio alle Maldive in fai da te: 8 Dollari americani per noleggiare una bicicletta per mezza giornata oppure 10 Dollari per la giornata intera (va detto che soggiornando qui per più giorni e volendo noleggiare la bici potrai contrattare sul prezzo).
A Dhigurah è anche possibile noleggiare uno scooter… si, hai letto bene, uno scooter e a costi anche piuttosto elevati dai 20 ai 30 Dollari al giorno e, per farlo, ti verrà anche richiesta la tua patente (teoricamente dovresti essere in possesso di patente internazionale, ma non ho mai visto alcun controllo su queste isole…).
Oltre a trasporti privati ,per le strade dell’isola ti imbatterai in piccoli mezzi di trasporto (tipo le golf car), anche elettrici, che fanno la spola avanti ed indietro per l’isola ed organizzano “viaggi di gruppo” da dividere tra i partecipanti.
Alla lingua di sabbia non c’è nulla se non mare, spiaggia e sole, tanto sole! Troverai un poco d’ombra grazie ad alcuni ombrelloni con lettini gratuiti e sedie (non tutto è in buone condizioni) che vedi qui sopra in foto, ma non è facile trovarli liberi e non già occupati da altri turisti.
E oltre alle lingua di sabbia? Data la conformazione dell’isola le spiagge a Dhigurah non mancano.
La spiaggia rivolta ad Est è quella meno frequentata e lo è principalmente per due motivi: non è una bikini beach ed inoltre perché rispetto alla costa Ovest con l’alta marea non c’è spiaggia, mentre con la bassa marea l’ingresso in acqua è reso difficile dai resti dei coralli particolarmente “appuntiti” (sempre meglio portare con se delle scarpe da mare come queste).
La spiaggia dove godersi in pieno il relax a Dhigurah è quindi quella rivolta ad Ovest, da cui si godono oltretutto dei tramonti strepitosi. Rispetto però ad altre isole delle Maldive qui a Dhigurah non è chiaro dove inizia la bikini beach (della spiaggia ad Ovest), non c’è un netta distinzione o “recinzione” come accade altrove: camminando lungo la spiaggia il numero di turisti in costume aumenterà sempre più ed è li che potrai stendere il tuo telo mare all’ombra della vegetazione. La spiaggia è piacevole come piacevole è l’ingresso in acqua in molti punti, dove troverai un fondale per lo più sabbioso. Data la lunghezza della stessa non avrai problemi a trovare il tuo “angolo preferito”. 🙂
Unica nota dolente della spiaggia ad Ovest in prossimità delle abitazioni e degli hotel – almeno in certe stagioni (io sono stata ad Agosto a Dhigurah) – sono le zanzare: occorre dotarsi di spray antizanzare (lo trovi facilmente nei tanti negozietti sull’isola) perché all’ombra della vegetazione ed in certi momenti della giornata (mattino e tramonto) sono particolarmente fastidiose, ma devo anche dire che io attraggo le zanzare in modo particolarmente accentuato 🙂 e che camminando per le vie interne dell’isola non mi hanno mai dato fastidio.
Escursioni
Dhigurah è nota per l’avvistamento degli squali balena alle Maldive o meglio tutto il tratto di mare che va da Dhigurah a Maamiglii e dintorni tanto che anche dalle isole e atolli più a Nord i turisti sono portati qui per nuotare con questi giganti del mare. Provenendo “da lontano” però queste escursioni hanno prezzi più elevanti, mentre qui a Dhigurah sono vendute ai turisti a prezzi più contenuti.
Va detto che il prezzo delle escursioni dipende dal tipo di imbarcazioni utilizzate e dal numero di partecipanti: più il costo è basso, più sale la probabilità di trovarsi in barca con gruppi di turisti numerosi.
Qui di seguito ti riporto i prezzi delle escursioni nei dintorni di Dhigurah proposte dall’Akiri Dhigurah:
Altri prezzi di escursioni proposti da un dive center di Dhigurah:
Consiglio sempre di chiedere sconti per queste escursioni ed organizzarsi in modo da “prenotarle” presso la stessa struttura in modo da avere uno sconto sul totale. Sull’isola troverai tantissime attività che offrono escursioni e pacchetti più o meno personalizzati: fatti un’idea dei prezzi e informati sul posto prima di prenotarle. 🙂
Opinioni e recensione
Dhigurah mi è piaciuta? Si ed è un’isola che mi sento di consigliare, ma in abbinamento ad un’altra isola di pescatori che, in questo caso, potrebbe essere la più “selvaggia ed intima” Omadhoo. È proprio questo cambio isola che, a mio modo di vedere le cose e di viaggiare, permette di farsi un’idea di quelle che sono le Maldive in fai da te. 🙂
Io da Omadhoo mi sono poi spostata a Dhigurah con una barca privata (trasferimento organizzato dalla mia guest house): ero con altre 3 persone e il trasferimento è costato in totale 120 Dollari americani (30 Dollari a testa). Una piacevole attraversata di poco meno di un’ora.
Dhigurah è un Paradiso sperduto ed idilliaco? Assolutamente no, come non lo è nessuna delle isole di pescatori delle Maldive per le ragioni che più volte ho raccontato nel mio blog. È però un’isola piacevole, che offre una buona varietà di “cose da fare” – penso a bar e ristoranti – e con spazi generosi. Tutto questo ad alcuni piacerà e ad altri no, ma per scoprirlo non hai altra alternativa che vivere Dhigurah in prima persona… magari proprio grazie ai miei consigli! 🙂